Il diario del Seduttore by Søren Kierkegaard

Il diario del Seduttore by Søren Kierkegaard

autore:Søren Kierkegaard [Kierkegaard, Søren]
La lingua: eng
Format: epub
ISBN: 9788858837054
editore: Feltrinelli
pubblicato: 2019-09-17T08:58:18+00:00


Note al testo

1 Dalla celebre aria del catalogo del Don Giovanni di Mozart (1787), libretto di Lorenzo Da Ponte, atto I, scena 5. Nella I edizione del testo kierkegaardiano la citazione riporta la grafia Sua passion’ predominante / è la giovin principiante. La letteratura su Kierkegaard e la figura di Don Giovanni è sterminata, per un resoconto aggiornato su temi, fonti e bibliografia cfr. J. Zabalo, Don Juan (Don Giovanni): Seduction and its Absolute Medium in Music, in K. Nun, J. Stewart (eds.), Kierkegaard’s Literary Figures and Motifs, tome I: Agamemnon to Guadalquivir (Kierkegaard Research: Sources, Reception and Resources, vol. 16), Ashgate, Farnham and Burlington 2015, pp. 141-157.

2 “Commentario perpetuo.” Espressione non sconosciuta alla cultura letteraria danese dell’epoca: il drammaturgo, poeta, filosofo, saggista arbitro dell’eleganza letteraria copenaghense, Johan Ludvig Heiberg (1791-1860), per esempio, – che ebbe grande influenza su Kierkegaard – l’aveva utilizzata come sottotitolo di uno dei suoi scritti satirici pubblicati nel foglio da lui redatto, il “Kjøbenhavns flyvende Post” [La posta volante di Copenaghen], 1830, n. 34, ora in Id., Polemiske, satiriske og humoristiske Smaastykker, in Prosaiske Skrifter, Reitzel, København 1861, bd. X, pp. 462-466.

3 La categoria estetica dell’interessante, che compare ripetutamente nel testo fin quasi a diventarne protagonista, fu esplicitamente tematizzata da Friedrich Schlegel in Ueber das Studium der griechischen Poesie (1795-1797), poi in Fr. Schlegel’s Sämmtliche Werke, Jacob Mayer und Compagnie, Wien 1822-1825, bd. 5, opera posseduta da Kierkegaard, come attesta il catalogo d’asta della sua biblioteca personale, ora in K. Nun, G. Schreiber, J. Stewart (eds.), The Auction Catalogue of Kierkegaards Library (Kierkegaard Research: Sources, Reception and Resources, vol. 20), Ashgate, Farnham and Burlington 2015, in cui al testo citato corrisponde il numero di catalogo [d’ora innanzi indicato come Ktl. seguito dal numero di articolo] 1816-1825, tr. it. a cura di G. Lacchin, Sullo studio della poesia greca, Mimesis, Milano 2008. Nel contesto danese fu portata in auge da J.L. Heiberg, che in una discussione sulla tragedia greca in occasione della sua recensione del dramma Dina di A. Oehlenschläger in “Intelligensblade” nn. 16 e 17, del 15 novembre 1842, p. 80, scrisse che “la tragedia antica non aveva una parola per indicare l’‘interessante’, che è un concetto moderno per il quale le lingue antiche non hanno corrispettivi. Ciò denota quanto vi è di grande, di colossale nella tragedia antica e allo stesso tempo il suo limite; da ciò segue che tanto quel tipo di poetare esige caratterizzazioni dei personaggi, così poco esso ne consente l’evoluzione: in essi in fondo non v’è nulla da sviluppare, per così dire, proprio come accade in una statua di marmo. Ogni cosa fin dall’inizio è plasticamente determinata in ogni tratto, sì, è addirittura perfetta.” Cfr. anche il poeta danese J.C. Hauch, Don Juan, in Gregorius den Syvende og Don Juan. To Dramaer, in Id., Dramatiske Værker, Reitzel, København 1828-1830, bd. 2, pp. 137-270. Sul concetto, con relativa bibliografia secondaria, cfr. K.B. Söderquist, The Interesting, in S. Emmanuel, W. McDonald, J. Stewart (eds.), Kierkegaard’s Concepts, tome IV: Individual to Novel (Kierkegaard Research: Sources, Reception and Resources, vol.



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